Ghiaccio vs Fighter
- m° Daniele Anzalone
- 29 mar 2021
- Tempo di lettura: 4 min
La terapia del ghiaccio è una prassi sempre più comune tra i Fighters di tutto il mondo nelle varie discipline, ma è una moda o funziona veramente?

La Crioterapia
Ia crioterapia come dice l’etimologia della parola stessa “cura con il freddo” viene sempre più utilizzato in questi ultimi decenni per il trattamento di alcune condizioni estetiche e mediche, ma le proprietà terapeutiche del freddo, sono note sin dai tempi più remoti, anche se si sono dovuti attendere diversi anni per dimostrare che la terapia del freddo (se usata correttamente) può risolvere moltissimi disturbi. La forma più semplice di terapia del freddo, può essere considerata l'applicazione del ghiaccio in seguito a traumi e disturbi dell'apparato muscoloscheletrico.

Negli sport da combattimento, il ghiaccio viene utilizzato molto come aiuto a diminuire la percezione del dolore, grazie all'effetto analgesico temporaneo del freddo sulla zona trattata,utile anche per alleviare il gonfiore: l'effetto antiedemigeno è correlato alla vasocostrizione indotta, che impedisce la fuoriuscita di sangue nei tessuti. Questo spiega il perchè si usa il ghiaccio durante le competizioni, e allora perchè sempre più spesso si vedono scene di fighters professionisti che anche dopo degli allenamenti molto intensi o dopo un incontro, si immergono in vasche piene di acqua e ghiaccio per diversi minuti...?
La motivazione va cercata probabilmente nell'effetto del freddo sui nostri muscoli, quest'ultimi infatti, non riescono a rimanere contratti a temperature basse, infatti grazie al ghiaccio quando i muscoli sono posti a contatto con una fonte fredda, si rilassano dando dunque un

azione antispastica e miorilassante.
(in questi casi,l'uso del freddo abbinato a bande elastiche per comprimere le zone lese, accelera il tempo di guarigione )
Notate bene che non stiamo suggerendo di passare da una situazione in cui di solito si fanno docce e bagni caldi a buttarvi nei laghi ghiacciati in pieno inverno, se pur c'è chi lo fa 😁 suggeriamo sempre una fase di avvicinamento al freddo graduale, facendo adattare il fisico. Ricordate che il freddo, se usato impropriamente, può creare gravi effetti collaterali.
Esaminiamo insieme in quali casi è consigliato e come va eseguito:
Negli sport da combattimento,l’immersione in un bagno di acqua fredda (tra i 12 e i 15 °C) dopo uno sforzo intenso, come abbiamo già detto, è una pratica comune tra molti atleti professionisti.
È usato come un metodo di ripristino veloce e un mezzo per ridurre i dolori articolari e muscolari, dopo le sessioni di allenamento intenso e le attività agonistiche.
La teoria scientifica alla base: L’uso di acqua fredda è legato al fatto che l’esercizio fisico intenso provoca traumi alle micro fibre muscolari. Questi bagni stimolano l’attività delle cellule muscolari sane, aiutano a riparare il danno muscolare e a ritardare la comparsa di dolori muscolari noti anche come DOMS, che si verificano tra le 24 e 72 ore dopo lo sforzo.
Il bagno di ghiaccio viene utilizzato per diminuire l’attività metabolica e rallentare i processi fisiologici, nei nostri sport dove ci sono molti colpi sferrati e ricevuti, è ideale per ridurre l’edema muscolare e per produrre un trattamento analgesico per ridurre i dolori delle articolazioni.
Ma quindi, per alleviare il dolore, meglio Terapia del ghiaccio o del calore?
Se state entrando in confusione perchè avete sempre sentito i nonni e/o i vostri genitori parlarvi di calore per risolvere i dolori muscolari, il famoso "devi scaldare la zona che ti fa male" e
vi state chiedendo, quale sia più indicata per gestire il dolore se la terapia del ghiaccio o del calore, sappiate che la risposta è...
...DIPENDE...
Si perchè entrambe sono efficaci, ma innanzitutto, dovremmo capire quali sono gli effetti del calore e del ghiaccio quando vengono applicati sul nostro corpo, così da sapere a quale delle due terapie ricorrere per evitare complicazioni e ridurre i tempi di recupero.
TERAPIA DEL CALORE:

Si opta per il calore, allo scopo di aumentare il flusso sanguigno nella zona del corpo nella quale viene applicato. I vasi sanguigni si espandono permettendo una maggiore circolazione di sangue, pertanto, il calore favorisce il processo di recupero.
Il calore così come il ghiaccio, aiuta anche a rilassare i muscoli. Per questa ragione, può essere molto utile per le tensioni muscolari croniche, così come nel caso della rigidità articolare.
Per le lesioni acute, è buona pratica usare il calore dopo le prime 48 ore.
Il calore può essere utile anche per riscaldare un’area prima dell’esercizio, soprattutto se ci si sta riprendendo da un infortunio. Oggi esistono cerotti riscaldanti con una durata di12 ore. Sono ottimi per dolori, lesioni acute e per riduzione della rigidità.
TERAPIA DEL GHIACCIO

Viene impiegato su un’area del corpo per rallentare il movimento dei fluidi nella zona cioè i vasi sanguigni si restringono per ridurre il flusso di sangue, un metodo efficace per prevenire l’infiammazione dell’area interessata e di conseguenza il gonfiore.
Il ghiaccio è l’ideale per una lesione acuta, subito dopo che questa si verifica. Generalmente il ghiaccio viene utilizzato per le prime 24-48 ore dopo una contusione, per evitare il gonfiore e ridurre il dolore.
Ricordatevi sempre in caso di dolori muscolari e articolari che si protraggono nel tempo, di evitare il fai da te e rivolgersi ad un esperto come ad esempio un osteopata, sarà lui a darvi alcuni consigli su come gestire il dolore e se per voi è meglio la terapia del ghiaccio o quella del calore.
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